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Ho trovato alcune risorse che trattano i rischi associati al tracciamento ultrasonico, una tecnologia che utilizza suoni ad alta frequenza impercettibili all'orecchio umano per tracciare l'attività degli utenti tra diversi dispositivi.
Funweek.it spiega che il tracciamento ultrasonico, o "ultrasonic cross-device tracking", opera attraverso le applicazioni che hanno accesso al microfono dei dispositivi. Queste applicazioni possono ascoltare costantemente e raccogliere dati tramite suoni ad alta frequenza, permettendo così un monitoraggio invasivo delle attività degli utenti senza che questi ne siano consapevoli. Per contrastare questa forma di tracciamento, viene suggerito di limitare i permessi non necessari alle app installate sui propri dispositivi.
Latina News riporta dichiarazioni simili, sottolineando che il tracciamento ultrasonico può connettere tra loro tutti i dispositivi di un utente per monitorarne il comportamento e tracciare la sua posizione. Viene evidenziato che molte app richiedono l'accesso al microfono per inserire beacon ultrasonici, i quali permettono questo tipo di tracciamento anche quando i dispositivi non sono connessi a internet. Tra le raccomandazioni per ridurre il rischio di monitoraggio vi sono l'uso di VPN, browser focalizzati sulla privacy come Tor o DuckDuckGo, e la revisione dei permessi concessi alle app.
Queste informazioni evidenziano l'importanza di essere consapevoli dei permessi che si concedono alle app sui propri dispositivi e dell'utilizzo di strumenti per migliorare la propria privacy online. Limitare l'accesso al microfono solo alle app in cui è strettamente necessario e utilizzare tecnologie come VPN e browser focalizzati sulla privacy può aiutare a mitigare i rischi del tracciamento ultrasonico.